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Allarme epatite tra i bambini, ecco l'ipotesi.

Tempo di lettura: 3 minuti

Nel mese di aprile, l’Europa è stata attraversata da una epatite di origine sconosciuta, che ha colpito i bambini. Finalmente, una ipotesi spiegherebbe quale sia la causa di questa epatite e purtroppo riguarda anche il nostro futuro. 

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Indice

• L’allarme lanciato
• Che sintomi
• Di che natura
• Il Covid e la vaccinazione
• Ipotesi
• Conclusione

L’allarme lanciato

Facciamo la cronistoria degli accadimenti fino ad oggi.
Il 5 aprile, l’Inghilterra ha segnalato l‘aumento improvviso di casi di epatite acuta tra i bambini con una età inferiore ai 10 anni (61 casi). I casi comprendevano soprattutto i bambini tra i 2 e i 5 anni.
Il 12 aprile, la Scozia registra 13 casi di epatite. Presto altri casi sono segnalati da diversi Stati Europei tra cui l’Irlanda, la Spagna, i Paesi Bassi e la Danimarca. Anche l’Italia comunica la presenza di 11 casi, di cui uno così grave da richiedere il trapianto di fegato.
L’allarme non si ferma al suolo europeo. Il 18 aprile, anche negli Stati Uniti (Alabama) sono stati accertati nove casi di epatite acuta tra i bambini di un’età compresa tra 1 e 6 anni. 
Decisamente troppi per considerarli una coincidenza. 

Potete immaginare che le indagini sono partite subito. Il primo passo? Individuare dei sintomi specifici che potessero collegare i vari casi in Europa.

Che sintomi

Il quadro dei sintomi è chiaro. L’allarme parte quando un bambino presenta livelli aumentati degli enzimi epatici ( AST e ALT) sopra i 500 UI/L, l’ittero, i dolori addominali, la diarrea , il vomito e nessun segnale di febbre.
Se indentificare i sintomi è stato, però, semplice altrettanto non si può dire della ricerca sulle possibili cause.

Di che natura

Dapprima le indagini di laboratorio hanno escluso i virus dell’epatite A, B, C, D e E. Poi si sono analizzate le abitudini dei bambini, ma non c’erano coincidenze e, d’altro canto, la distribuzione dei casi a livello europeo tendeva già ad escludere un elemento comune tra loro.

Quindi l’attenzione si è spostata sulla vaccinazione pediatrica, che in qualche modo ha interessato bambini del pianeta intero. Il risultato?

Il Covid e la vaccinazione

Bambini alle prese col Covid
Bambini alle prese col Covid

Dei 13 casi in Scozia, tre erano positivi, cinque erano negativi e 2 avevano avuto il Covid tre mesi prima. Anche negli altri Paesi c’erano analoghe differenze. Tutto ciò ha portato ad escludere l’ipotesi che il Covid o la vaccinazione potessero aver determinato un rischio di epatite.
Allora, quale potrebbe essere l’ipotesi più accreditata?

Quale causa

Il Regno Unito, in accordo con l’OMS e l’Associazione per lo studio del fegato (EASL) e la Società europea per le malattie infettive pediatriche (ESPID) hanno condiviso l’ipotesi che la causa sia un agente infettivo del tipo Adenovirus, che in molti casi è stato identificato. Fin qui nulla di nuovo, se non fosse che gli Adenovirus, di solito, danno sintomi tipo il raffreddore, il vomito e la diarrea. Dunque cosa può essere successo in questo caso?

L’ipotesi è che ci possa essere una variante (di nuovo?) che circoli prevalentemente tra i bambini e possa produrre l’epatite.
Perché tra i bambini? Probabilmente durante la pandemia da Covid, i bambini sono stati meno esposti e meno preparati ad affrontare gli adenovirus e le loro mutazioni. 

Il punto però è che l’Adenovirus è mutato in modo anomalo. Perchè?

Ipotesi

Gli adenovirus convivono tra noi in una sorta di equilibrio secolare. Un raffreddore e l’influenza stagionale sono esempi di questo equilibrio. Cosa può aver rotto questo equilibrio?
Secondo l’ipotesi preminente è stato proprio il Covid-19 a rompere questo equilibrio. La sua aggressività, la sua capacità di trasmissione e la sua capacità di replicazione hanno reso la vita difficile agli altri virus. Con l’aggravante dell’uso della mascherina, che ha reso ancor più complicata l’esistenza e la trasmissione degli adenovirus.
Dunque, la presenza del Covid-19 ha costretto gli adenovirus a mutare per sopravvivere. L’epatite di origine sconosciuta potrebbe essere causata da un adenovirus mutato per sopravvivere. Una delle tante mutazioni potrebbe aver comportato l’evoluzione di un adenovirus in una forma capace di produrre l’epatite tra i bambini con il sistema immunitario più indifeso.

Conclusioni

Il futuro?
Il futuro?

In attesa di ulteriori conferme, sarà bene fare una considerazione su cosa ci aspetta in futuro.

Sul pianeta noi conviviamo con virus e batteri. Noi evolviamo (almeno ci proviamo!) e così fano i virus e i batteri. Il Covid- 19 potrà ridimensionare la sua pericolosità diretta alla nostra salute, ma si è fatto spazio nell’habitat e questo comporterà cambiamenti tra le specie presenti in questo ambiente, che siano esseri umani o altre forme di vita. Nuovi equilibri si formeranno (l’uso delle mascherine non è forse un tentativo di adattarsi al momento?) e noi dovremo essere pronti a cogliere questi cambiamenti per proteggerci.

*Le informazioni non costituiscono un parere professionale e non intendono sostituire la ricerca di un consulto individuale con un medico o altri professionisti sanitari qualificati. Il lettore non deve tralasciare o ritardare la ricerca di un parere medico a seguito delle informazioni reperite su questo sito.

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