Farmacista Di Gagliato

Anticorpi monoclonali neutralizzano il Covid-19

Tempo di lettura: 3 minuti

Esiste un’arma più potente del vaccino per contrastare la pandemia  da Coronavirus? Ebbene, si! Gli anticorpi monoclonali neutralizzano il Covid-19Finora, avevamo a disposizione due strumenti per rallentare la diffusione: il , distanziamento sociale e l’uso delle mascherine.  Ad essi, abbiamo aggiunto il vaccino, che rappresenta lo strumento più utile per creare l’immunità di gregge. Occorre tempo per raggiungere questo bersaglio e non possiamo rischiare di lasciare indietro i pazienti più fragili. Gli anticorpi monoclonali neutralizzano il Covid-19 e possono essere preziosi proprio sui pazienti più a rischio. 

Se fai un passo indietro ti accorgerai che la Scienza aveva concentrato le sue ricerche prevalentemente sui vaccini. Il numero di farmaci a disposizione erano pochi.

L’idrossiclorochina non ha dimostrato una reale efficacia e la sua presenza nel ventaglio dei farmaci è stato più sostenuta dai Social che non dalle reali evidenze scientifiche. Sono rimasti un antibiotico di largo spettro, alcuni cortisonici e degli eparinoidi, che impediscono le forme di embolia causate dal Covid.

Poco, davvero poco!

 L’Agenzia Italiana del farmaco ha così deciso di valutare l’uso degli anticorpi monoclonali nella cura al Covid-19. 

Nelle prossime righe ti racconterò degli anticorpi monoclonali, di come agiscono e in cosa si differenziano dai vaccini.

Seguimi, dai!

Indice

  • La storia degli anticorpi monoclonali
  • Cosa sono gli anticorpi monoclonali
  • Quali differenze tra gli anticorpi monoclonali e il vaccino
  • Per chi sono gli anticorpi monoclonali
  • Quali sono gli anticorpi più famosi
  • Conclusioni

La storia degli anticorpi monoclonali

Devi sapere che gli anticorpi monoclonali hanno una lunga storia alle spalle. Sono stati utilizzati in diverse e gravi patologie, che vedevano sempre coinvolto il sistema immunitario, tipo l’artrite reumatoide o nei pazienti immunodepressi, causa trapianto. Solo in seguito il loro uso si è esteso nella battaglia contro diverse forme tumorali. Attualmente, sono testati su patologie di varia natura, che poco hanno a che fare col sistema immunitario, tipo la cefalea

Ultimamente, ne hai sentito parlare quando  gli anticorpi monoclonali hanno neutralizzato il Covid-19, che aveva infettato l’ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Ora, leggiamo insieme come funzionano.

Cosa sono gli anticorpi monoclonali

Sono anticorpi, progettati in laboratorio. Sono una imitazione degli anticorpi prodotti dal nostro sistema immunitario. Una volta iniettati, si comportano proprio come gli anticorpi naturali. Iniettati per via endovenosa per circa 1 ora, gli anticorpi monoclonali neutralizzano il Covid-19 e liberano l’organismo dal virus.

Il meccanismo è semplice e perfetto, perché sono una copia di quelli che la natura produce per noi. Il Covid-19 usa una chiave (una proteina spike) per entrare nella cellula. Gli anticorpi monoclonali si legano alla chiave, impedendone l’uso da parte del virus. Rimangono in circolo per circa due settimane, rendendo l’organismo più capace e protetto in caso di nuovo contatto con una persona infetta.

Quali differenze tra gli anticorpi monoclonali e il vaccino

Un persona che si vaccina svilupperà degli anticorpi propri. La quantità di anticorpi e le caratteristiche degli anticorpi sono strettamente legati al sistema immunitario del singolo individuo e all’efficienza del vaccino stesso. Ci sono pazienti che producono una quantità di anticorpi altissima (titolo anticorpale alto), altri che si ritrovano super anticorpi ed altri, aimè, che vedono i proprio anticorpi annientati facilmente dal virus. Del resto, anche i vaccini mostrano una scala di efficacia, che può andare dal 60% del vaccino AstraZeneca fino al 95% dei vaccini Pfizer e Moderna.

Cosa succede, invece, quando un paziente riceve gli anticorpi monoclonali? Non deve impegnare il sistema immunitario! Il prodotto è già pronto all’uso. Gli anticorpi vengono iniettati e neutralizzano il Covid-19.

Ci sono, tuttavia, delle differenze da considerare.

Gli anticorpi naturali ,prodotti dopo il contagio da Covid-19 e quelli sviluppati dopo la somministrazione del vaccino, mostrano una durata di circa 6 mesi. Gli anticorpi monoclonali durano al massimo due settimane e devono essere somministrati nelle prime 72 ore dal contagio e non oltre i 10 giorni dal contagio, pena perdita di efficacia.

Per entrambi, inoltre, non sappiamo allo stato attuale quanto possano essere efficaci sulle varianti future.

Per chi sono gli anticorpi monoclonali

Sulla base delle differenze sopra citate, l’Aifa sta valutando quali tipologie di persone potrebbero essere interessate alla somministrazione degli anticorpi monoclonali. Il motivo è semplice. C’è un rapporto costo – benefici che andrebbe attentamente considerato.

Gli anticorpi costano circa 2000 euro e sembra, il condizionale è d’obbligo, che se ne possa prevedere l’uso solo per i pazienti che abbiano la probabilità di sviluppare una forma grave di Covid: i pazienti asmatici, i cardiopatici, i diabetici e gli immunodepressi.

Quali sono gli anticorpi più famosi

Due sono alla ribalta, ma altri stanno arrivando. Per ora, ci sono il Regen-Cov, il Bamlanivimab.

Il Regen-Cov, usato dall’ex Presidente Trump, è una miscela di due anticorpi (casirivimab e imdevimab) e ha mostrato grande capacità di ridurre la carica virale presente, ma anche di ridurre del 50% il rischio di infezione. Proprio questa sua capacità lo annovera come un possibile vaccino “passivo”.

Il Bamlanivimab, meno noto, ma ugualmente efficace, che ha mostrato di ridurre fino al 70% il rischio di aggravamento dei sintomi.

Ci sarebbe poi l’AZD7442, che sembra avere una potenziale durata maggiore, ma è in fase di studi.

Conclusioni

La platea di farmaci si allarga. Ci vorrà del tempo, ma avremo a disposizione sempre nuovi farmaci per la cura e vaccini più promettenti per l’immunità di gregge. Questo ci rende speranzosi in un futuro più semplice da affrontare.

E nel frattempo? Non mollare.

Distanziamento sociale, atteggiamenti più accorti e mascherina rimangono i tre caposaldi che devono condizionare le tue azioni quotidiane. La scienza sta aprendo nuovi orizzonti, ma la battaglia non si vincerà domani, né dopodomani.

Cosa ti ha insegnato la pandemia da Covid-19? Che è una battaglia che possiamo vincere solo se restiamo uniti, pazienti e riflessivi.

 

 

 

*Le informazioni non costituiscono un parere professionale e non intendono sostituire la ricerca di un consulto individuale con un medico o altri professionisti sanitari qualificati. Il lettore non deve tralasciare o ritardare la ricerca di un parere medico a seguito delle informazioni reperite su questo sito.