Il ciclo mestruale protegge dalle malattie cardiovascolari
Sapevi che il ciclo mestruale protegge dalle malattie cardiovascolari?
Già, non serve solo a regolare la fertilità delle donne, ma fa molto di più!
Nelle prossime righe scoprirai che esiste una differenza tra uomo e donna, dovuta al ciclo, e soprattutto conoscerai l’incredibile lavoro di riparazione delle arterie che gli ormoni fanno durante i 28 giorni del ciclo.
Seguici, dai.
Indice
• Uomo e donna
• La durata del ciclo
• Altri rischi
• Il ciclo ripara le arterie
• Poveri uomini
• Conclusione
Uomo e donna
Il rischio di infarto è diverso tra gli uomini e le donne. Diverse ricerche confermano che fino ai 65 anni il rischio di infarto è maggiore per gli uomini. Dai 65 anni ai 75 anni il rischio è identico. Dai 76 anni in poi il rischio è maggiore per le donne.
Perché?
Eppure, i fattori di rischio sono gli stessi. Tra i più comuni ricordiamo il fumo, il diabete e il sovrappeso. Allora, qual è l’elemento che porta ad una distinzione tra i due sessi?
Hai capito bene! La prima differenza fisiologica che salta agli occhi è proprio il ciclo mestruale, che regola la vita femminile
Anzi, a dirla tutta, dovremmo soffermarci sul ciclo e sulla sua durata.
La durata del ciclo
Il ciclo mestruale dura in media 28 giorni ed è regolato, soprattutto, dagli ormoni (estrogeni).
Il prof. Khoudary dell’Università di Pittsburgh ha voluto verificare se ci fosse un collegamento tra la durata del ciclo ed il rischio cardiovascolare. Ha condotto, perciò, una ricerca che è durata 10 anni e ha coinvolto circa 500 partecipanti femminili. Grazie a lui si è notato che il ciclo mestruale protegge dalla patologie cardiovascolari.
Cosa ha scoperto?
Le donne che avevano cicli più lunghi ed irregolari mostravano delle arterie sofferenti. Erano più inspessite, poco elastiche, meno capaci a reggere i rimi quotidiani di lavoro.
Tutto ciò si traduceva, per queste donne, in un maggior rischio di soffrire di patologie cardiovascolari. E non era l’unico rischio evidenziato.
Altri rischi
La ricerca ha evidenziato un altro collegamento tra il ciclo lungo ed irregolare con altre patologie, tra le quali ci sono il cancro al seno, l’osteoporosi ed alcune forme di artriti ed artrosi.
Cosa accade nella donna, di speciale? Perché le donne con i cicli brevi sono più protette?
In quei 28 giorni qualcosa entra in funzione, scopriamo cosa.
Il ciclo ripara le arterie
Saprai che il periodo di fertilità femminile è composto di due parti. Il ciclo ovarico (composto a sua volta dalla fase follicolare, dalla fase ovulatoria e dalla fase luteinica), necessario per la produzione dell’uovo e per il suo impianto nell’utero, ed il ciclo mestruale (costituito dalla fase proliferativa e dalla fase secretoria), utili ad espellere l’uovo non fecondato.
Finisce qui? No, durante questi 28 giorni, l’organismo fa qualcosa di incredibile?
Cosa? Ripara le arterie danneggiate.
I responsabili di questo miracolo sono gli estrogeni.
Hanno la capacità di riparare le arterie, di produrre un agente (recettore beta) che monitora la salute delle arterie, e di impedire che i globuli bianchi si attacchino alle pareti interne dei vasi, rendendole più rigide.
Gli estrogeni devono riparare i tessuti coinvolti nel ciclo mestruale, ma non si limitano a questi.
Sono estremamente generosi e si occupano anche delle arterie non direttamente coinvolte nel ciclo.
Ora sai perché il ciclo mestruale protegge dalle patologie cardiovascolari.
Se una donna avrà dei cicli ravvicinati sarà esposta agli estrogeni con una maggiore frequenza e quindi le sue arterie verranno riparate con maggior frequenza!
Questa riparazione gratuita non dura per sempre, si interromperà con la menopausa.
La menopausa
Con l’arrivo della menopausa, il livello di estrogeni nella donna cala drasticamente e così la protezione delle arterie.
La presenza del ciclo e la sua fine con la menopausa pongono la donna su un piano diverso rispetto agli uomini.
Rivediamo, dunque, alla luce di quel che abbiamo letto quale da cosa derivi la differenza di rischio tra un uomo ed una donna.
Anche gli uomini hanno gli estrogeni, ma in modeste quantità.
Ecco perché, fino ai 65 anni, il rischio di una patologia cardiovascolare è maggiore per i maschi.
Dai 76 anni in poi, gli uomini mantengono un livello di estrogeni maggiore, rispetto alle donne, a causa della menopausa. Questo spiega perché le donne sopra questa età sono a rischio maggiore di malattie cardiovascolari.
Conclusione
La Natura ha fornito la donna di un potente agente protettore, che ripara i suoi vasi sanguigni ogni mese. Ci piace immaginare che la Natura voglia preservare la donna nel suo periodo di fertilità. C’è qualcosa di romantico in questo, non credete? Nel lungo periodo, però, questa protezione si riduce drasticamente.
Cosa ci insegna questo?
Che la donna non deve illudersi. Deve imparare a prendersi cura di sé, anche durante il periodo fertile, giacché ad una certa età non avrà più nulla alla quale appigliarsi. Alla menopausa ci deve arrivare bene perché sarà meno protetta dell’uomo.
*Le informazioni non costituiscono un parere professionale e non intendono sostituire la ricerca di un consulto individuale con un medico o altri professionisti sanitari qualificati. Il lettore non deve tralasciare o ritardare la ricerca di un parere medico a seguito delle informazioni reperite su questo sito.
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